Archivi autore: Natjus
Giorgio Galli – Illuminismo magico
Pierriana (+ ‘liberati’) d’occasione vol. IV: gfjhg84nfg9wzx
Nel mentre che il blogmaster e i suoi accoliti si ingegnano con la grande infornata sul fascismo del 25 aprile prossimo, a tenervi compagnia ci pensa la ormai abituale pierriana d’occasione.
Come al solito, siate austeri nei ringraziamenti: dopotutto stiamo parlando di pierre mica di Greta Thunberg…
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Buone letture
Jean Fallot – Il piacere e la morte nella filosofia di Epicuro. La liberazione epicurea
Jacques Derrida, Maurizio Ferraris – Il gusto del segreto
«Se la trasparenza dell’intelligibilità fosse assicurata, distruggerebbe il testo, mostrerebbe che non ha avvenire alcuno, che non deborda il presente, che si consuma immediatamente; dunque una certa zona di misconoscimento e di incomprensione è anche una riserva e una possibilità eccessiva – una possibilità per l’eccesso di avere un avvenire, e di conseguenza di generare nuovi contesti.
Se tutti possono capire subito quel che voglio dire non ho creato alcun contesto, ho meccanicamente risposto all’attesa, ed è tutto lì, anche se la gente applaude e magari legge con piacere; poi, chiude il libro, ed è finita».
Jacques Derrida
Antonello La Vergata – Guerra e darwinismo sociale
Spencer Wells – Il lungo viaggio dell’uomo. L’odissea della specie
Terrence W. Deacon – Natura incompleta. Come la mente e` emersa dalla materia
Uno degli enigmi che arrovellano l’uomo fin dall’emergere della nostra specie riguarda la nascita della vita, e per estensione della mente, dalla materia inanimata. La lista delle risposte è lunga e si perde nella notte dei tempi, tra argomentazioni religiose, filosofiche e scientifiche. Una delle ultime immani fatiche in questo campo è “Natura incompleta”, libro inedito in Italia, che troverete in edicola con «Le Scienze» di settembre.
L’autore, Terrence W. Deacon, è professore di antropologia biologica e neuroscienze all’Università della California a Berkeley, e propone una visione radicalmente nuova, con un approccio che parte dalla teoria dei sistemi dinamici, passando per la teoria del caos per poi arrivare alla teoria dell’informazione e ai processi neurali.
Hermann Bondi – La relatività e il senso comune
Hermann Bondi è un insigne matematico, fisico e cosmologo, conosciuto soprattutto come uno dei principali promotori della teoria dello stato stazionario dell’universo in espansione, una delle due principali (e inconciliabili) teorie d’oggi sulla struttura dell’universo fisico. Nato a Vienna nel 1919, il Professor Bondi entrò, nel 1937, al Trinity College di Cambridge per studiarvi matematica. Dopo un anno ottenne una sovvenzione (come Exhibitioner) e dopo due anni una borsa di studio (come Senior Scholar). Quando ebbe inizio la seconda guerra mondiale, gli Inglesi lo internarono come suddito austriaco e lo mandarono in Canada. Nel 1941 ritornò a Cambridge dove in sua assenza gli era stato conferito il titolo di Bachelor of Arts. Dopo aver compiuto alcune ricerche di idrodinamica, collaborò a un progetto segreto dell’Ammiragliato sul radar e in quest’occasione conobbe l’astrofisico Fred Hoyle, che suscitò in lui l’interesse per l’astronomia e la cosmologia. Insieme essi riuscirono a fare un lavoro importante sulle interazioni tra i gas interstellari e le stelle. Per la parte avuta in questo lavoro Bondi diventò Fellow del Trinity College nel 1943, e docente di matematica all’Università di Cambridge nel 1943. Nel 1947 sposò Christine Mary Stockman, una ricercatrice del gruppo di Hoyle, e insieme a lei pubblicò una serie di lavori sulla struttura stellare. Le lunghe conversazioni con Hoyle, Gold e altri colleghi dettero i loro frutti nel 1948 con un lavoro in cui Bondi e Gold enunciavano la teoria dello stato stazionario. Non molto tempo dopo, Hoyle pubblicò uno studio che arrivava pressappoco alle stesse conclusioni per una via molto diversa. Nel 1954 Bondi diventò professore di matematica applicata al King’s College dell’Università di Londra. Oltre ad avere pubblicato molti lavori tecnici, è autore di Cosmology (Cambridge University Press, 1952). In questi ultimi anni ha concentrato il suo interesse sulla Teoria della Gravitazione e sulla Relatività Generale e ha portato contributi allo studio dei problemi della massa negativa e delle onde gravitazionali