Hans Magnus Enzensberger – Il mago dei numeri

Il mago dei numeri (Super ET) di [Enzensberger, Hans Magnus]

Roberto è uno dei tanti ragazzi per i quali la matematica è un incubo incomprensibile. Una notte gli appare in sogno un curioso ometto rosso che gli propone straordinari giochi di prestigio: non con le carte, ma con i numeri. Per altre undici notti Roberto si addentra cosí nell’esplorazione di sistemi numerici complessi, capisce sempre meglio le leggi e i meccanismi che li governano, incontra Pitagora e Archimede. Scoprirà che la matematica non è affatto la cosa noiosa e un po’ crudele che si studia a scuola, ma semmai un’avventura entusiasmante. Per Hans M. Enzensberger la matematica è un mondo immaginario, che riserva continue sorprese ed è capace di colpirti con la sua genialità. Questo libro, scritto per una bambina di dieci anni ma destinato ai lettori di tutte le età, ne è la prova.

AA.VV. – Aldo Moro. Un percorso interpretativo

Aldo Moro: Un percorso interpretativo di [AA.VV.]

Il libro raccoglie contributi sulla figura di Aldo Moro, in gran parte inediti, prodotti nell’arco di trent’anni da personalità di primo piano della cultura e della politica, quali, tra gli altri: Tina Anselmi, Giuliano Amato, Ugo De Siervo, Francesco D’Onofrio, Emilio Gentile, Massimo Severo Giannini, Mino Martinazzoli, Sergio Mattarella, Giancarlo Quaranta, Roberto Ruffilli, Aldo Tortorella e Giuseppe Vacca. Tutti gli interventi sono stati presentati in iniziative promosse dall’Accademia di studi storici Aldo Moro nell’intento di mantenere aperto un canale di confronto sul pensiero e l’opera dello statista, anche durante il lungo periodo in cui l’attenzione del mondo politico e dei media era concentrata solo sulle vicende del suo assassinio. Nel loro insieme, i testi delineano un percorso interpretativo che ha per oggetto, non solo Aldo Moro, ma anche alcuni importanti aspetti dell’evoluzione della democrazia italiana dalla seconda metà del secolo scorso fino a oggi.

Massimiliano Panarari – Uno non vale uno. Democrazia diretta e altri miti d’oggi

Uno non vale uno: Democrazia diretta e altri miti d'oggi di [Panarari, Massimiliano]

L’utopia di una società orizzontale, trasparente e senza gerarchie è tornata prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni, complice l’impatto destabilizzante di Internet sul nostro modo di comunicare e di valutare l’operato della classe dirigente. Da dove ha origine l’opinione diffusa secondo la quale, se la gente comune potesse esercitare pienamente il potere, tutto andrebbe meglio? Sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di democrazia diretta?
Oppure l’uso continuo e la popolarità di cui gode questo ideale all’apparenza cristallino nascondono uno dei più grandi abbagli degli ultimi anni? Attraverso cinque espressioni chiave che richiamano altrettanti «miti d’oggi» – Popolo, Autenticità, Tecnologia, Disintermediazione, Democrazia diretta –, in questa brillante disamina della politica contemporanea Massimiliano Panarari chiarisce le radici del presunto «primato della gente» che sta scuotendo le fondamenta della nostra democrazia, e offre un’utile chiave di lettura per capire l’evoluzione della galassia populista internazionale e, soprattutto, di quella italiana, dagli esordi con la Lega all’exploit con il berlusconismo, dalle varie fasi del «turbo-renzismo» al trionfo del Movimento 5 Stelle, fino alla sintesi alchemica del governo giallo-verde.

Giancarlo Bosetti – La verita degli altri. La scoperta del pluralismo in dieci storie

La verità degli altri: La scoperta del pluralismo in dieci storie di [Bosetti, Giancarlo]

Da che mondo è mondo gli uomini si sono combattuti. Ma è anche vero che da quando c’è storia, da quando l’umanità si è divisa in culture diverse in luoghi diversi, c’è sempre stato chi ha cercato di capire, oltre alle proprie, anche le ragioni dell’altro. Rilevava Pascal, affacciandosi al confine tra Francia e Spagna, che quello che è legge al di qua dei Pirenei è un crimine dall’altra parte. Chi pensa che la legge sia un’emanazione divina (o naturale), univoca per l’intera umanità, fatica a fare i conti con la verità degli altri e tende a combattere le visioni alternative alla propria. Ma nella storia c’è sempre stato anche chi ha fatto del pluralismo la sua bandiera e ha visto nel confronto con l’altro l’occasione per rileggere sotto una luce nuova il mondo e sé stesso. A dieci di queste persone eccezionali è dedicato questo libro di Giancarlo Bosetti: dieci «pluralisti» coraggiosi, narrati in maniera magistrale, le cui storie ci additano un percorso alternativo delle cose umane, lontanissimo dalla retorica dello «scontro tra civiltà» e semmai incardinato nel dialogo e nell’accettazione della varietà umana.

Stefano Cristante – Corto Maltese e la poetica dello straniero

Corto Maltese e la poetica dello straniero: L’atelier carismatico di Hugo Pratt (La fumetteria Vol. 2) di [Cristante, Stefano]

Corto Maltese nasce nel 1967 dalla matita del grande disegnatore veneziano Hugo Pratt. A quasi cinquant’anni di distanza, Corto è diventato non solo un personaggio cult della migliore graphic novel europea, ma anche un vero e proprio mito letterario del ’900, un antieroe che alla ricchezza preferisce libertà e fantasia. Stefano Cristante, in questo libro, oltre a rivivere i viaggi e le avventure del marinaio più ironico di tutti i tempi, si concentra su uno degli aspetti che rendono il suo personaggio quanto mai attuale: Corto Maltese è uno “straniero”, un apolide in perenne erranza. Non a caso, la sua fi gura unisce aspetto e carattere mediterraneo a una cultura anglosassone. Cristante, avvalendosi di un profi cuo confronto con i principali sociologi del Novecento che hanno analizzato la fi gura dello “straniero” (Sombart, Weber, Simmel, Park), mostra come la forza innovativa di Hugo Pratt consista proprio nella scelta di mettere in primo piano personaggi anomali e irregolari, solitamente relegati tra i “cattivi” delle storie a fumetti.

Stefano Liberti – Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo

Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo (Indi Vol. 24) di [Stefano, Liberti]

Stefano Liberti, giornalista vincitore nel 2010 del prestigioso premio Indro Montanelli torna in libreria dopo A sud di Lampedusa con il primo reportage al mondo sull’allarmante e dilagante fenomeno del land grabbing.A partire dalla crisi alimentare e finanziaria del 2007, paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud, che dispongono di grandi risorse economiche ma non di spazi sufficienti per garantire la sicurezza alimentare ai propri abitanti, hanno cominciato a negoziare l’acquisto e l’affitto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane; lo stesso stanno facendo le grandi multinazionali dell’agrobusiness – interessate a creare sterminate piantagioni per la produzione di biocarburanti – nonché una serie di società finanziarie, che hanno compreso che l’investimento in terra può garantire ricavi sempre più alti e sicuri. Questa corsa all’accaparramento delle terre, detta land grabbing, nasconde però una forma insidiosa di sfruttamento e rischia di instaurare un nuovo colonialismo. Viaggiando fra le valli dell’Etiopia, le foreste dell’Amazzonia, la borsa di Chicago, le convention finanziarie a Ginevra, gli uffici della FAO, Liberti porta per la prima volta alla luce in ogni sua componente questo fenomeno complesso, e ci spiega come i legami fra politica internazionale e mercato globalizzato stiano cambiando il volto del mondo in cui viviamo.

Massimiliano Affinito – L’Europa delle banche

L'Europa delle banche di [Massimiliano Affinito]

Perché si parla tanto di banche? Quale ruolo svolgono nell’economia contemporanea? Cos’è e cosa fa una banca centrale? Quali rapporti ci sono tra le banche e la banca centrale? Quale ruolo hanno giocato nella recente crisi? Perché l’Europa se ne occupa così spesso? Un libro chiaro, esauriente e prezioso per orientarsi in un ambito sempre più nevralgico per la nostra economia e per la nostra società.

Raghuram Rajan – Il terzo pilastro. La comunità dimenticata da stato e mercati

Il terzo pilastro: La comunità dimenticata da stato e mercati di [Rajan, Raghuram]

Da uno dei più importanti teorici dell’economia del nostro tempo, una brillante e lungimirante analisi dell’attuale reazione populista contro la globalizzazione. Il terzo pilastro traccia un quadro di ampio respiro che ci aiuta a capire come le tre colonne portanti della società (lo Stato, i mercati, la comunità in cui viviamo) interagiscano fra loro, perché le cose stanno iniziando a guastarsi e come possiamo tornare a una situazione più stabile e sicura. Gli economisti limitano troppo spesso il loro campo di riflessione al rapporto fra Stato e mercati, lasciando ad altri le sfuggenti questioni sociali – un atteggiamento non solo miope ma anche pericoloso. Tutta l’economia in realtà è socioeconomia: i mercati sono inseriti in una rete di rapporti umani, di norme e di valori, e Rajan mostra come nel corso della Storia il passaggio a una nuova fase tecnologica abbia sempre strappato il mercato dalle vecchie reti, suscitando quelle violente reazioni che oggi definiamo populismo. Ogni volta si perviene a un nuovo equilibrio, ma il processo può essere violento e caotico, soprattutto se svolto nel modo sbagliato, come sta accadendo oggi. A mano a mano che i mercati crescono, crescono anche gli Stati, concentrando il potere economico e politico in hub centrali che prosperano condannando la periferia alla decomposizione, metaforica e letterale. Rajan offre un’alternativa, un modo per ripensare il rapporto fra mercato e società civile, e si esprime a favore di uno spostamento dell’enfasi verso il rafforzamento del potere e della vitalità delle comunità locali come antidoto alla disperazione e al malcontento crescenti. La tesi di Rajan – che pure non è un conservatore dogmatico – suonerà provocatoria: a meno che la base non assuma il controllo del processo decisionale, la nostra democrazia continuerà a vacillare. Che si sia d’accordo o no, Il terzo pilastro è un capolavoro di chiarezza, destinato a diventare un classico nel suo genere grazie alla capacità dell’autore di spiegare in modo autorevole le forze che hanno portato un cambiamento epocale nella nostra vita.

Andrea Pipino – Nazionalismi

Nazionalismi di [Pipino, Andrea]

Da qualche anno l’Europa è alle prese con l’avanzata di movimenti nazionalisti e ultraconservatori, che oggi amano farsi chiamare sovranisti. Il fenomeno riguarda, con caratteristiche e intensità diverse, tutto il continente, ma l’offensiva della destra illiberale è partita dall’Europa centrale e orientale. Sei interviste con intellettuali, storici, scrittori e politologi di altrettanti paesi – Ungheria, Polonia, Croazia, Austria, Romania e Russia – per capire i contorni e i contenuti di questa controrivoluzione conservatrice e individuarne le radici storiche, sociali e culturali.

Michel Onfray – Thoreau. Vivere una vita filosofica

Thoreau: Vivere una vita filosofica di [Onfray, Michel]

È ancora possibile distinguersi dai più e plasmare la propria vita secondo le proprie convinzioni? Si possono ignorare vie precostituite, norme sociali e religiose, giudizio degli altri, per costruire la propria esistenza in accordo con le proprie e più intime esigenze? Con i propri ideali?
La risposta di Michel Onfray è in questo breve e felice libro, in cui ci presenta – e ci indica come modello – la vita e le opere di Henry David Thoreau, ecologista ante litteram, apostolo della disobbedienza civile che avrà per continuatori Tolstoj, Gandhi, Martin Luther King, e soprattutto autore del celeberrimo Walden. La vita nei boschi.
La vita dello scrittore americano, percorsa istintivamente e intimamente dal desiderio di ritrovare una «relazione originale con l’universo», di eliminare tutto il superfluo dall’esistenza – all’insegna di un individualismo del tutto opposto all’egoismo cui viene comunemente equiparato – diviene così ispirazione esistenziale ma anche politica; in Thoreau il pensiero diventò azione e creò le condizioni di una vita autenticamente filosofica.
Se i grandi uomini e le personalità eccezionali sembrano essere davvero passati di moda in un’epoca di solitarie folle livorose, Onfray ci ricorda che è proprio la loro perenne inattualità a costituirne la forza, e soprattutto il valore di esempio duraturo.