Gilles Deleuze – Il freddo e il crudele

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“Con troppa fretta si è portati a ritenere che sia sufficiente rovesciare i segni, capovolgere le pulsioni e concepire la grande unità dei contrari per ottenere Masoch partendo da Sade. Il tema di una unità sadomasochista, di una entità sadomasochista, è stato particolarmente nocivo per Masoch. Egli ha sofferto non soltanto un ingiusto oblio, ma anche un’ingiusta complementarità, un’ingiusta unità dialettica con Sade. Infatti, quando si legge Masoch appare chiaro che il suo universo non ha nulla a che vedere con quello di Sade. Non si tratta soltanto di tecniche, ma di problemi e di preoccupazioni, di progetti totalmente diversi. Non si può obiettare che la psicoanalisi ha da gran tempo dimostrato la possibilità e la realtà delle trasformazioni tra sadismo e masochismo. E l’unità stessa di quel che viene denominato sadomasochismo ad essere in causa. La medicina distingue tra sindromi e sintomi: i sintomi sono segni specifici di una malattia, ma le sindromi sono unità di incontro o di incrocio, che rinviano a discendenze causali molto diverse, a contesti variabili. Non siamo certi che l’entità sadomasochista non sia essa stessa una sindrome, che dovrebbe esser dissociata in due discendenze causali irriducibili. Troppe volte ci è stato detto che uno stesso soggetto era sadico e masochista; abbiamo finito per crederci. Bisogna ricominciare tutto, e ricominciare dalla lettura di Sade e di Masoch.”

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Giulio Ferroni – Una scuola per il futuro [LDB]

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“Ho sempre guardato con grande interesse alle vicende della scuola, frequentando istituti e docenti, intervenendo sull’ossessivo succedersi di riforme realizzate o vagheggiate, partecipando a tante discussioni. Ora mi è sembrato che la situazione creata dal Covid-19 abbia mandato in fumo tante di quelle discussioni, tanto agitarsi e arrabattarsi di politici, di pedagoghi, di sindacalisti, di riformatori e di resistenti alle riforme: abbiamo visto la scuola ferma, bambini e adolescenti a casa, anche se poi sono seguite aperture parziali ed eterogenee. Scuola letteralmente sospesa, diventata per alcuni mesi letteralmente impossibile. La constatazione della natura salvifica dell’informatica e di Internet ha galvanizzato i tanti zelatori della scuola in rete, quella che era necessità è stata sbandierata come modello per il presente e per il futuro. Ma di scuola viva c’è comunque bisogno: oggi più che mai c’è bisogno di un autentico rilancio della scuola, che la liberi dalla burocratizzazione in cui è caduta negli ultimi anni e dalla condizione di parcheggio a cui spesso è stata piegata. Di fronte al dominio del digitale e dei social media, di fronte al diffondersi di una pericolosa incultura, tra ignoranza, stupidità, irrazionalità, dilagare incontrollato della menzogna e della volgarità, le giovani generazioni hanno bisogno dello schermo forte della cultura e della scienza, di quella razionalità problematica che non può certo far leva su motivazioni spicciole, ma sul presente precipitare della storia e sulla necessità di ‘salvare’ il futuro, sulla responsabilità per il destino del pianeta, in cui tutti siamo coinvolti.”

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Georg Simmel – Saggi di cultura filosofica [LDB]

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Marco Fraquelli – L’eroe criminale. Stepan Bandera e il nazionalismo ucraino [LDB]

Immagine Eroe nazionale, «martire della libertà», simbolo della lotta per l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina per alcuni; criminale di guerra, filonazista, sterminatore di polacchi ed ebrei per altri, Stepan Bandera, «padre» del nazionalismo ucraino moderno, divide ancora oggi l’opinione pubblica, in Ucraina e non solo. Alla figura di questo «eroe criminale», tornata in auge nel corso della cosiddetta «Rivoluzione di Maidan» o «Euromaidan» del 2014, grazie alla rievocazione e alla celebrazione, anche simbolica, compiute dai due principali movimenti ultranazionalisti ucraini di estrema destra, Svoboda e Pravyj Sector, oggi protagonisti, con il battaglione «Azov», della resistenza nei confronti dell’invasore russo, è dedicato questo libro di Marco Fraquelli. Un saggio agile, seppure approfondito, che, insieme alla narrazione delle vicende biografiche di Bandera, ci permette di conoscere più da vicino la nascita e lo sviluppo del nazionalismo in Ucraina nel ventesimo secolo, dal primo dopoguerra alla Guerra fredda al fenomeno «Maidan», consentendoci di comprendere meglio alcuni importanti aspetti dell’attuale fase delle vicende ucraine.

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John Willett – L’avanguardia europea. Anni Venti a Mosca e a Weimar [LDB]

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li periodo che va dalla fine della prima guerra mondiale all’ascesa di Hitler al potere nel ’33 è teatro, in Germania e in Europa, di un fermento culturale senza precedenti.
li libro di John Willett ricostruisce l’atmosfera di
quegli anni in modo appassionante. Il lettore assiste alla nascita del futurismo e del dadaismo, alla creazione del Bauhaus, segue l’attività di Apollinaire, di Cocteau, di Léger, di Le Corbusier, accompagna le polemiche tra le quali si affermano il teatro di Brecht e di Piscator, il cinema di Ejzenstejn, la musica di Stravinskij. ma soprattutto (ed è questo il merito maggiore di quest’opera di Willett, direttore del Times Literary Supplement dal ’60 al ’72, docente in numerose università americane e australiane, traduttore e curatore delle opere di Brecht in Inghilterra) riceve una visione d’insieme della cultura e della politica negli anni venti.

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Joseph Mazur – Storia dei simboli matematici. Il potere dei numeri da Babilonia e Leibniz

La storia dei numeri e dei simboli matematici accompagna e incrementa l’arco della vicenda umana. È una saga epica, costruita dalla specie attraverso crolli di intere civiltà e progressi che sarebbero leggendari, se non fossero documentati. Con gli operatori matematici il genere umano solca i cieli e si avventura nello spazio cosmico, e allo stesso modo affronta il quotidiano sul pianeta. Affabulante e limpido nell’esposizione, Joseph Mazur, tra i più importanti studiosi e divulgatori della matematica, attraversa una storia di storie che lascia affascinati: dalla fondazione dei numeri su tavolette a scrittura cuneiforme a Babilonia quattro millenni or sono, all’invenzione dello «zero» nell’India arcaica, per arrivare alla rivoluzione europea, passando attraverso culture perdute come quelle inca e maya. Matematici, filosofi , mercanti, maghi – una folla sterminata contribuisce a un ciclo mitico che ha per protagonisti la somma, la sottrazione, la moltiplicazione, la divisione, l’identità, le radici quadrate, il pi greco, le potenze. La forza dei simboli, liberati nella storia universale, muta la comprensione del mondo e la percezione dello spazio e del tempo – e proprio su questi aspetti, in cui si intrecciano mente e realtà, l’analisi di Mazur risulta illuminante, carica di intuizioni, stupefazione e rigore, e capace di svelare associazioni e labirinti inconsci con cui viviamo la realtà d’ogni giorno.

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Clare Sainsbury – Un’aliena nel cortile [LDB]

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Un saggio-testimonianza utile a genitori e insegnanti per comprendere gli studenti con sindrome di Asperger.

Clare Sainsbury aveva vent’anni quando lesse le caratteristiche della sindrome di Asperger e si riconobbe nella descrizione. “La diagnosi fu un enorme sollievo per me. Finalmente i miei problemi avevano un nome e gli altri potevano dire: ecco che cosa ha Clare, non si tratta di una mancanza di impegno o della voglia di fare la difficile”.

Questo libro straordinario, vincitore del Best Academic Book Award del supplemento educativo del Times, nasce dal desiderio di Clare di raccontare la propria storia, con particolare riguardo alle esperienze avute a scuola, per evitare che altri come lei diventino oggetto di derisione o di prepotenze. Perché nessun altro passi le ore di ricreazione in un angolo del cortile pensando di essere un alieno.
“Sogno che un giorno un’astronave scenderà dal cielo sull’asfalto di fronte a me, e ne usciranno delle persone che mi diranno: «È stato tutto un terribile errore. Non saresti mai dovuta essere qui. Noi siamo il tuo popolo e siamo venuti per riportarti a casa»”.

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Daniel Dennett – L’idea pericolosa di Darwin. L’evoluzione e i significati della vita [LDB]

L' idea pericolosa di Darwin. L'evoluzione e i significati della vita - Daniel C. Dennett - copertina Da che cosa si sente minacciato chi mette in discussione i principi della selezione naturale? La schiera degli oppositori al darwinismo integrale è piuttosto variegata, e accanto a presenze scontate, come i creazionisti che scorgono nelle glorie della biosfera l’intervento di una mano ultraterrena, vi si incontrano insospettabili spiriti laici, mossi da scetticismo o recalcitranti all’ortodossia evoluzionistica, quando non asserragliati in una bellicosa ostilità. Daniel C. Dennett, darwinista conseguente, non arretra di fronte né ai demolitori né ai perplessi né agli evoluzionisti dimezzati o scadenti. Accetta, anzi, ogni sfida. Con intrepido dominio riesce a maneggiare quel “solvente universale, capace di incidere nel profondo ogni cosa visibile” che è l’idea pericolosa di Darwin, e a smontare convincentemente le tesi di avversari illustri, come Stephen J. Gould, Noam Chomsky e Roger Penrose. Che il ramificatissimo albero della vita si sia generato da sé secondo un processo algoritmico, nella lentezza abissale del tempo, è ben lontano dal nascondere “terrificanti implicazioni”. Dennett ne è persuaso: “l’applicazione corretta del pensiero darwiniano alle questioni umane – i problemi della mente, del linguaggio, della conoscenza e dell’etica, per esempio – le illumina in modi che hanno sempre eluso le impostazioni tradizionali, dando nuova forma ad antichi problemi e indicandone la soluzione”.

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Hans Jonas – La domanda senza risposta. Alcune riflessioni su scienza, ateismo e la nozione di Dio [LDB]

ImmagineSi tratta di un dattiloscritto inedito, tradotto per la prima volta in italiano, di una conferenza tenuta da Hans Jonas, il 15 marzo 1970, alla “Columbia University”, come intervento di apertura delle “Yavneh Lectures Series”, dedicate alla filosofia del giudaismo. Il testo viene presentato con la traduzione a fronte e una puntuale e ben documentata prefazione di Emidio Spinelli, attento studioso del pensiero di Jonas, che ha rinvenuto il dattiloscritto tra i numerosi inediti contenuti nel Nachlass del filosofo tedesco, presso il “Philosophisches Archiv” dell’Università di Konstanz.Il curatore segnala nella prefazione come la questione di Dio non sia affatto marginale nel pensiero di Jonas, che anzi si può dire articolato attorno ai nuclei più tradizionali di ogni discorso metafisico: la natura, l’uomo e Dio.

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Agnes Heller – Tragedia e filosofia.Una storia parallela [LDB]

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Nella prefazione alla Filosofia del diritto Hegel osservava che la nottola di Minerva inizia a volare quando l’oscurità è già tramontata; così la filosofia fiorisce quando una storia giunge al proprio termine. Perciò la filosofia è diventata capace di comprendere la storia, perché la storia è giunta alla propria fine. Il punto finale è il punto di partenza della ricostruzione, della comprensione del tutto. Con questo profondo senso della fine, concepita come un altro inizio, a pochi giorni dalla fine ultima della sua esistenza, Ágnes Heller disegna – in questo testo completato prima di morire e qui pubblicato per la prima volta – un affascinante parallelo fra tragedia e filosofia nel corso della storia occidentale. La filosofia appare quando la tragedia scompare, come se recasse un messaggio staffetta che passa di mano fra i due generi letterari.

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