Pubblicata postuma e mai tradotta prima in italiano, la Novella dell’avventuriero è un affascinante torso narrativo, che fa pensare al sommo Ritorno di Casanova. Questa volta, però, la scena è cinquecentesca e la vicenda una sorta di progressiva iniziazione: il giovane Anselmo Rigardi, abile spadaccino di nobile lignaggio, passa attraverso una travolgente serie di avventure, fra briganti e donne leggere, innocenti fanciulle e giocatori insidiosi, avventure che sembrano tutte dettate dal caso, ma sono piuttosto le tessere di un gioco prestabilito, dove arbitro è la morte.