Il nome di Joseph Roth era sconosciuto quando questo libro ne ha descritto l’opera, esplorando una tematica di ampio respiro, vasta quanto lo può essere il dramma del destino storico di migliaia di uomini, riletto come simbolo e metafora della stessa vita di ognuno. Il tema è quello dell’esilio degli ebrei e il simbolo quello che vede “l’individuo esiliato dalla pienezza e dalla totalità della vita vera”. Questo volume di Magris ha fatto sì che i testi di Roth entrassero nelle consuetudini culturali e la metafora si è riproposta in tutta la sua forza: una parabola letteraria e morale del nostro tempo, della crisi della rappresentazione epica e dell’autenticità dell’esperienza.