Con “La Cripta dei Cappuccini”, Roth riprende la storia della famiglia Trotta, il cui epos aveva già narrato nella “Marcia di Radetzky”, per aggiungere una necessaria conclusione a quella vicenda che si era fermata sulla soglia della fine. Un nuovo capitolo di una saga che esplora l’inabissarsi di un mondo in cui coesistono l’Impero asburgico e la singolarissima civiltà ebraica dell’Europa orientale, entrambi condannati alla rovina e alla dispersione.