La trilogia di Sfere è l’opera maggiore di Peter Sloterdijk, uno dei più provocatori intellettuali del mondo contemporaneo. Questa trilogia propone una storia filosofica dell’umanità attraverso il prisma di una forma fondamentale, la sfera, e di tre delle sue declinazioni: la bolla, il globo e l’alveolo di schiuma. Il primo volume, “Bolle”, costituisce un esperimento microsferologico, impegnato a decifrare i piccoli mondi del vincolo di coppia o della partecipazione simbiotica, cioè a disegnare figure che non possono avere una forma circolare in senso geometrico e possono al massimo essere apparentate a sfere metaforiche, cioè appunto a bolle. Nel secondo volume, “Globi”, sotto i riflettori sono Dio e il mondo, e con essi tutte le figure macrosferologiche, di tipo politico o metafisico, che hanno dato vita a costruzioni simboliche e istituzionali di grandi dimensioni. Sloterdijk disegna un itinerario che, partendo dalle città mesopotamiche, arriva alle società contemporanee, interpretandole tutte come dispositivi con cui i collettivi umani hanno istituito delle difese rispetto all’insensatezza.