Introdurre il pensiero di Martin Heidegger ad un pubblico specialistico non si delinea come un’impresa molto difficile. Al contrario di altre introduzioni, tuttavia, Günter Figal riesce a concepire e a realizzare un’opera che mette l’intero percorso di pensiero e di vita del grande filosofo tedesco sotto una luce nuova ed unitaria senza ridurne la portata, banalizzarne la presa, sminuirne la statura. Come scrive Adriano Fabris nell’Introduzione, si tratta qui “non solo di un’utile introduzione al pensiero di Heidegger, […] non solo di un’indagine nella quale le diverse fasi della riflessione heideggeriana sono legate da un filo conduttore persuasivo e generale, ma anche del modello di un’interpretazione non già succube di ciò che vuole interpretare, bensì capace di coniugare consapevolezza teorica e rigore nell’indagine. Il tutto allo scopo di andare, insieme a Heidegger, oltre Heidegger”. A ben vedere il merito di questa introduzione e del suo autore è proprio quello di soddisfare le aspettative che si hanno davanti ad un testo di filosofia, ovvero la capacità di condurre al pensiero.