Un’impresa capace di creare profitto non solo per gratificare i suoi azionisti, ma anche per produrre benessere, sicurezza e bellezza, per chi vi lavora come per la comunità che la ospita: Olivetti è stato un imprenditore e un uomo di cultura in straordinario anticipo sui propri tempi. A piú di cinquant’anni dalla sua morte, le idee di Olivetti – sul ruolo dell’industria, sulle funzioni dello stato sociale, sul rapporto tra impresa e territorio – continuano a sembrare in aperto contrasto con quanto si pratica e si scrive. Per cercare di comprendere (e di colmare) tale discrepanza, Luciano Gallino riflette su quell’idea di «impresa responsabile» che Olivetti cercava, giorno per giorno, di mettere in pratica negli stabilimenti e negli uffici di Ivrea. Gallino è stato assunto da Olivetti nel 1955 e ha potuto cosí conoscere da vicino, a Ivrea, come questi pensava e operava nel quotidiano impegno di capo d’industria, e al tempo stesso, di pensatore politico, editore, promotore di piani territoriali. Questa intervista, pubblicata da Edizioni Comunità nel 2001, viene presentata qui riveduta, e con l’aggiunta di una nuova Prefazione. Gallino, abilmente sollecitato da Paolo Ceri, ricostruisce, senza alcun intento agiografico, la storia di un percorso umano, filosofico ed economico che continua a sfidare, per modernità e lungimiranza, il nostro presente.