Entrare in un testo di Schopenhauer è come fare ingresso in un magico impero, perché significa penetrare nella trama terribile e avvincente della natura, dominata da un sovrano di potenza sconfinata. Questo effetto si rinnova in modo particolarmente intenso quando il testo è “Sulla volontà nella natura”, perché qui il filosofo sviluppa, dei due elementi che sono alla base del suo sistema – volontà e rappresentazione – quello che più gli appartiene, la volontà, destinato a cambiare il corso della filosofia occidentale. Più che nelle altre sue opere, la natura irrompe in questa con impressionante violenza, sciorinando una massa sterminata di creazioni multiformi, che sono però sempre rapportate al principio essenziale di tutto l’esistente, la volontà di vivere.