Nella linea che va da Kant a Kelsen, ad Habermas, a Bobbio, il “globalismo giuridico” afferma la sua ideologia di pacificazione del mondo con crescente successo. Dopo la costituzione dei Tribunali penali internazionali per la ex Jugoslavia e per il Ruanda è all’ordine del giorno la creazione di un Tribunale penale internazionale dotato di una competenza permanente e universale. I processi di globalizzazione, si sostiene, esigono strategie, istituzioni politiche e ordinamenti giuridici “globali”. E spetta alle grandi potenze industriali – anzitutto agli Stati Uniti – il compito di garantire la stabilità di un ordine cosmopolitico giusto e pacifico. I saggi qui raccolti propongono una critica del “globalismo giuridico” e della sua concezione gerarchica dei rapporti internazionali. E suggeriscono in alternativa una visione realistica, conflittuale e policentrica, che rivaluti il rapporto fra principi giuridici e identità culturali, fra pace e autonomia nazionale, fra tutela delle libertà e sovranità dello Stato di diritto.
vorrei precisare senza alcun intento polemico, ci mancherebbe, che il testo in questione è stato creato da A.D.A. (anonymous digital amanuensis), aprofitto dell'occasione oltre che a ringraziarti per gli ottimi titoli che diffondi e nel contempo farti una "critica" che vuole essere costruttiva:i pdf che crei sono molto belli però i mobi e gli epub da te generati con calibre, risultano spesso illeggibili, ti invito a confrontarli appunto con questo creato da A.D.A. impiegando il plugin per open/libreoffice writer2epub,anche il mobi è generato attraverso questo plugin associandolo al kindlegen."sapientia alii tradere"