Inatteso e labirintico come la sua opera narrativa, il rapporto tra Borges e il cinema viene inventariato da questo libro in tutti i suoi aspetti. Ne costituiscono il nucleo le recensioni che Borges scrisse per la rivista “Sur” dal 1931 al 1944; Sternberg, Chaplin, Dreyer, Eisenstein, Welles, Wyler, sconosciuti film argentini e famosi film hollywoodiani notomizzati con inconsueta intelligenza, stritolati con divertita ironia da un finto spettatore della domenica. Attorno a esse Edgardo Cozarinsky, autore del saggio introduttivo e della lunga appendice, traccia tutte le linee che legano al cinema l’opera borgesiana, rintracciando insospettate ispirazioni cinematografiche nella narrativa del maestro argentino, e analizzando per converso quanto molti cineasti contemporanei debbano a Borges: citato da Godard e da Straub, adattato da Bertolucci e da Torre Nilsson, realizzato come sceneggiatore da Hugo Santiago, Borges è entrato sornionamente nella mitologia cinematografica, per occupare un posto non meno insolito di quello che occupa nella letteratura universale
Release a cura di Flextime, io ho solo provveduto alla conversione epub.
Splendida perla!