Le poesie qui raccolte hanno una storia particolare: dopo averle in gran parte scritte di getto, Amelia Rosselli fu a lungo incerta nel considerarle e solo più tardi scoprì “la qualità incerta essere soltanto più semplice”. E, ammettendo che “l’autore corre dietro l’impossibile e non sempre il pubblico corre svelto”, ed anzi “in letture pubbliche al pubblico stesso sembravano più avvicinabili”, decise di pubblicarle. Insieme, nello stesso libro, riunì gli appunti: due o tre versi salvati, “lampi che rappresentano l’ispirazione del poema buttato salvo per quel brano, quel distico, o quella eleganza verbale o formale”. In tutti questi versi che non hanno un preciso nucleo tematico, sorprende la leggerezza quasi di vento, e nonostante l’opinione iniziale dell’autrice, l’assenza totale dell’ovvio, anzi la scelta di una musicalità che non solo prevale sul senso ma in alcuni casi tende a stravolgerlo.
Abbonati subito a LDB
per abbonarsi LINK DISCORD
Chat LDB aperta