Presentati in ordine cronologico per permettere al lettore di seguire da vicino ogni passaggio e avvicendamento, i testi spaziano dalla rivelazione della Metafisica nel 1910 testimoniata dalle lettere a Fritz Gartz, suo compagno di studi all’Accademia di Monaco, alle prime pagine di altissima qualità e profondità dei Manoscritti parigini del 1911-15, a studi tanto accurati quanto appassionati di tecniche artistiche, dispiegati nel Piccolo trattato di tecnica pittorica del 1928, a saggi di critica e teoria o di carattere polemico che insistono sulla necessità di salvare l’arte dalla perdita del mestiere e della qualità. Sono raccolti inoltre articoli pubblicati su riviste in epoche diverse o raccolti dall’artista stesso nel 1945 nel volume Commedia dell’arte moderna, un centinaio tra intensi frammenti e componimenti poetici, una selezione di illuminanti interviste di anni diversi e anche un testo teatrale, Le Ballet. Vi sono infine i romanzi, quelli visionari e metaforici come Ebdòmero del 1929 e Il Signor Dudron dalla più complessa vicenda editoriale, e quelli autobiografici come Ricordi di Roma e Memorie della mia vita, entrambi del 1945, che mostrano inequivocabilmente le doti eccezionali anche letterarie di un de Chirico multiforme: critico, teorico, polemista, poeta e romanziere brillante, ironico, sorprendente e ancora una volta uguale solo a se stesso.
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