Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1934, Più pene che pane (titolo originale More Pricks than Kicks, un gioco di parole di fatto intraducibile: Prick, dolore inferto da qualcosa di acuminato, ma anche pene; Kick, calcio, ma anche piacere, orgasmo) introduce il primo dei futuri personaggi di Beckett, Belacqua, dalla figura omonima di Dante che sconta in Purgatorio le colpe di una vita indolente. Belacqua, studente di Dublino, è infatti una persona che rifiuta di partecipare attivamente alle cose del mondo per divenire un essere a parte perché “è sedendo e riposando che l’anima diventa saggia”. Naturalmente, non è qui ad una facile saggezza che l’autore allude, una saggezza che possa salvare l’uomo dalla condizione in cui si trova. L’universo di Beckett non è qualcosa da cui ci si può riscattare a così buon prezzo e il soggetto, nella sua follia e nelle sue incongruenti nevrosi, non è altro che il microcosmo incomprensibile e doloroso, senza passato e senza futuro, di cui la società rappresenta il microcosmo. Tuttavia il riscatto esiste: è la voce dell’artista che rifiutando di parlare d’altro si è impegnato a descrivere il mondo mutilato andandolo a cercare in quello spazio angusto e claustrofobico dove esso è più dolorosamente evidente: il punto zero della psiche, la vita che si appiattisce fino quasi a coincidere con il biologico. In questo senso, nel senso cioè di dar conto di questo minimo spazio che resta all’uomo, che è poi anche quello dell’arte e della verità, il personaggio di Belacqua contiene già tutto l’universo dello scrittore e precorre le figure dei suoi futuri romanzi, i Molloy, i Malone, i Watt, i Murphy, i barboni siderali e i reietti metafisici, simboli dell’impasse del soggetto moderno. Come già Gente di Dublino di Joyce, questo testo costituisce un’introduzione indispensabile all’opera di Beckett, una delle più rilevanti avventure intellettuali e artistiche del nostro tempo.
Release curata da Nostalgico Turbolento
Grazie davvero per questa release. Mi stavo domandando se ci sarà mai la possibilità di caricare, sempre di Beckett, Malone muore (einaudi). In ogni caso, grazie!
Per ora no. Forse in futuro.