È ancora possibile distinguersi dai più e plasmare la propria vita secondo le proprie convinzioni? Si possono ignorare vie precostituite, norme sociali e religiose, giudizio degli altri, per costruire la propria esistenza in accordo con le proprie e più intime esigenze? Con i propri ideali?
La risposta di Michel Onfray è in questo breve e felice libro, in cui ci presenta – e ci indica come modello – la vita e le opere di Henry David Thoreau, ecologista ante litteram, apostolo della disobbedienza civile che avrà per continuatori Tolstoj, Gandhi, Martin Luther King, e soprattutto autore del celeberrimo Walden. La vita nei boschi.
La vita dello scrittore americano, percorsa istintivamente e intimamente dal desiderio di ritrovare una «relazione originale con l’universo», di eliminare tutto il superfluo dall’esistenza – all’insegna di un individualismo del tutto opposto all’egoismo cui viene comunemente equiparato – diviene così ispirazione esistenziale ma anche politica; in Thoreau il pensiero diventò azione e creò le condizioni di una vita autenticamente filosofica.
Se i grandi uomini e le personalità eccezionali sembrano essere davvero passati di moda in un’epoca di solitarie folle livorose, Onfray ci ricorda che è proprio la loro perenne inattualità a costituirne la forza, e soprattutto il valore di esempio duraturo.