Questo saggio unifica linee interpretative solitamente separate, teologiche, estetiche e filosofico/politiche, esplorando quel fenomeno che è la prosa di Kafka. Ricognizione dei materiali, discussione dei due punti centrali e sentenza: il tagliente saggio kafkiano di Anders (pubblicato nel 1951, ma risalente nel suo nucleo alla conferenza “Teologia senza Dio” del 1934, cui presenziarono Hannah Arendt e Walter Benjamin) ha anche esteriormente la struttura del processo. Ma l’imputato non è tanto Kafka quanto ogni moda kafkiana che in campo religioso o in quello politico/sociale giustifichi l’inversione tra colpa e pena.
Addirittura! Siete dei maghi.- Velien –
manca il tag 😉