Il libro offre una scelta di scritti di Anton Pannekoek, il più famoso esponente di quella sinistra olandese contro la quale Lenin scrisse il suo celebre opuscolo L’estremismo, malattia infantile del comunismo. In questa antologia vengono presentati alcuni temi di estrema attualità: dalla critica delle forme tradizionali di organizzazione della classe operaia (partiti, sindacati) e della loro azione di tipo parlamentare al progetto di nuove forme organizzative e di lotta della classe operaia, sia a livello politico sia a livello ideologico. I due articoli qui pubblicati La socializzazione e Lo sviluppo della rivoluzione mondiale e la strategia del comunismo scaturiscono dall’esperienza della rivoluzione tedesca del 1919, quando la classe operaia, che aveva cominciato ad organizzarsi, sull’esempio della rivoluzione russa, in soviet (consigli), si lasciò nuovamente illudere dalla borghesia di poter dirigere la società attraverso gli strumenti di un governo socialista. In realtà essa rinunciò così ad impadronirsi della produzione e ad organizzarla direttamente, preferendo delegare quel potere che aveva già conquistato a un partito e a un governo. Più di vent’anni dopo, e cioè nel 1946, Pannekoek scrisse I consigli operai (di cui pubblichiamo i primi tre capitoli, per la loro maggiore attualità): sulla base di un’analisi delle tendenze di fondo dello sviluppo capitalistico, che proprio nella sua compiuta espansione mondiale andrà incontro a violente crisi economiche. Pannekoek articola gli elementi fondamentali di una nuova strategia della lotta operaia (e proletaria in genere). Questa, fondata sulla rivendicazione fondamentale dei consigli, come mezzo di conquista e di gestione diretta dei mezzi di produzione, potrà utilizzare strumenti di lotta già sperimentati (come l’occupazione delle fabbriche, gli scioperi generali, ecc.) oppure elaborarne di nuovi, ma dovrà in ogni caso impegnarsi anche a combattere tutti quegli elementi culturali borghesi presenti tanto nella classe operaia, quanto negli altri strati sociali (come i contadini, e la piccola borghesia) che sono i suoi naturali alleati.