Io non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza: se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla o dal non averla voluta; dall’essermi messo in condizione di non avere niente da perdere, e quindi di non esser fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore che io del resto considero degno di ogni più scandalosa ricerca. Il patto che Pasolini strinse con il lettore e con se stesso si rivela più che mai saldo e severo. La “scandalosa ricerca” sui temi dell’aborto e della pubblicità, dell’etica politica e della religione è ora il nostro scandalo, perché si riaccende in un clima di conflitti sopiti, occultati o rimossi, in un contesto sociale e intellettuale che sembra essersi dimenticato del “sogno di una cosa”.
Preziosissima opportunità di vedere all'opera un esempio di pensiero critico. Grazie!Filosofia_in_Ita