Circa trent’anni fa l’Occidente ha adottato in maniera diffusa un credo politico-economico – noto come thatcherismo o neoconservatorismo reaganiano – che oggi sta rivelando i propri potenti limiti. Lo psicologo inglese Oliver James non esita infatti a definirlo senza mezzi termini «capitalismo egoista», in virtù delle sue conseguenze: i ricchi sono diventati infinitamente più ricchi, e i poveri sempre più poveri, mentre il salario del cittadino medio è rimasto lo stesso, a fronte di condizioni lavorative più dure e meno tutelate.
In Affluenza Oliver James ha descritto la malattia dell’uomo occidentale contemporaneo, stritolato da un sistema che lo spinge ad avere sempre di più (macchine, telefonini, vestiti, soldi) e ad essere per questo sempre più scontento.
Ne Il capitalista egoista l’analisi risale alle origini di questa malattia, che James definisce come una vera e propria «epidemia di stress emotivo», e ne individua i responsabili, le cause e gli effetti.
Prendendo spunto dalla preoccupante condizione dell’individuo, le pagine di questo libro smontano una ad una le sciagurate illusioni, le iniquità e i mostri generati dal capitalismo a cavallo fra il XX e il XXI secolo.
Abbonati subito a LDB
per abbonarsi LINK DISCORD
Chat LDB aperta