Quest’opera, divenuta ormai un classico, affronta le pagine più buie della storia recente: sulla base di una vastissima documentazione Léon Poliakov ha ricostruito le fasi della persecuzione antisemita, dall’avvento al potere del nazismo alla fine del 1945, mettendo in risalto come lo sterminio degli Ebrei rientrasse nel più vasto piano d’eliminazione di altri popoli e illustrando, oltre agli episodi della resistenza ebraica, le reazioni popolari nei vari paesi europei, l’atteggiamento degli uomini di governo e delle chiese cristiane. Poliakov esamina i fini perseguiti dai capi nazisti attraverso la loro mostruosa «operazione», i modi con cui scientificamente organizzarono la «soluzione finale» della questione ebraica, l’apparato burocratico di cui si servirono per raccogliere e far scomparire milioni di vittime.
Tale esame dimostra come la responsabilità di questi crimini ricada non solo sugli esecutori specializzati, le SS, ma anche, sia pure indirettamente, sull’esercito tedesco, sulle classi dirigenti, su gran parte della popolazione. E tuttavia lo spirito serenamente equo dell’autore, la sua sobrietà d’intonazione, il suo costante impegno critico consentono al lettore di approfondire un argomento che non cessa di inquietare le coscienze dei contemporanei.
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