Il fenomeno fascista si è configurato negli anni tra le due guerre come una “terza via”, distinta e contrapposta rispetto a liberalismo e socialismo. Della soluzione fascista quale fu percepita o vissuta in quel tempo il corporativismo è uno degli elementi più importanti, in quanto tendeva a dare risposta a quello che pareva uno degli interrogativi più drammatici dell’epoca, e che dopo la crisi del 1929 apparve di portata esplosiva: l’assetto complessivo di una società che non poteva più fondarsi sugli automatismi della “mano libera” della dottrina tradizionale e che guardava con timore alla soluzione collettivistica che prendeva corpo nell’Unione Sovietica dei piani quinquennali.