Opera d’ampia sintesi, che muove dalle più sconvolgenti vicende della storia del Novecento (le guerre d’Etiopia, di Spagna, d’Albania, fino alla seconda guerra mondiale), questo libro di Jurij Filatov centra il tema del crollo del fascismo nei suoi aspetti esterni (gli eventi bellici, appunto) e interni (l’opposizione clandestina dei partiti antifascisti). La concomitanza di questi due fatti a cominciare dal 1935 — assunto a punto di partenza della ricerca storica — è dunque il filo conduttore, sottolinea Adolfo Scalpelli nella sua prefazione, di questa storia, attorno al quale si intrecciano i temi dell’organizzazione dello stato fascista, della sua ideologia e dei suoi miti, in un sapiente dosaggio di tutti gli elementi utili alla formulazione di un giudizio documentato e definitivo su un fenomeno di immenso significato storico.