Eccentrica, originale, oltraggiosa: difficile definire l’opera di Oskar Panizza, scrittore e psichiatra perseguitato e incarcerato per i suoi scritti. Autore di numerosi pamphlet antireligiosi, Panizza pubblicò il suo “Dal diario di un cane” alla fine dell’Ottocento. Le riflessioni di un cane di piccola taglia, solo in apparenza innocue, ci restituiscono un curioso quanto illuminante ribaltamento di prospettiva: umani gli animali, bestiali gli uomini. E sullo sfondo i pregiudizi, anche e soprattutto religiosi, che attraversano tutta l’opera dell’autore tedesco e che in questo libro si concretizzano nella claustrofobica e velenosa “Locanda della Trinità”.