Pubblicato nel 1884, il libro raccoglie molti ritratti di artisti, non solo francesi e non solo contemporanei, alternali a pagine dedicate a particolari temi e fenomeni artistici e sociali: dal dilettantismo al mercato dell’arte, all’uso del ferro in architettura, al difficile rapporto tra arte e produzione industriale. Huysmans, inquieto flàneur, si aggira disgustato, commosso, incuriosito, in una Parigi che muta rapidamente, presa com’è dalla fretta di sostituire nuovi idoli agli antichi e di cancellare il passato. Nel suo girovagare tra musei, mostre, e nuovi monumenti, come la Tour Eiffel, Huysmans si interroga sulla modernità che lo attrae e lo respinge, ne soppesa appassionatamente i simulacri, le tendenze e le scoperte, confrontando continuamente passato e presente e mettendo la propria abilità di critico anticonformista, acuto ed estremamente percettivo, al servizio di una vasta e profonda ricerca spirituale.