Il segreto di Padre Brown è la penultima raccolta di racconti gialli che ruotano attorno al celebre prete detective, forse il personaggio più riuscito e memorabile fra quelli creati da G. K. Chesterton. E di esse è la più intrigante – a giudizio di Dale Ahlquist, il presidente della Società chestertoniana americana –, oltre a contenere uno dei più bei racconti del mistero mai scritti: Il lutto del signore di Marne.
Dotato di un acume formidabile e di una profonda saggezza, Padre Brown trasforma ogni caso in un’avventura non soltanto investigativa, ma anche spirituale. Ne fa un’occasione per indagare l’animo umano e per metterne in evidenza vizi e virtù, fragilità e grandezze, oltre che per sviluppare argomenti cari a Chesterton e sempre attuali (dalle accuse rivolte al capitalismo spietato e disumano alla critica dello spiritismo e delle superstizioni, dalla denuncia dei falsi idoli del denaro e del successo all’attacco anche divertito alle convenzioni e ai pregiudizi). Grazie al suo intuito e al suo sguardo disincantato, Padre Brown riesce a identificarsi con assassini e vittime, a stanare il Male ovunque si trovi e anche a scorgere il Bene, sorretto sempre dalla serena fiducia in una giustizia ultraterrena e nella bontà infinita di quel «Dio che ha creato così misteriosamente tutte le cose». Come Chesterton, ci insegna a «camminare per le vie della vita, accettando il mondo come compagno di viaggio, senza ergersi mai a suo giudice».