Fin dalle sue prime opere Wallerstein ha mostrato l’esigenza di studiare lo sviluppo mondiale dell’economia moderna unificando le prospettive della sociologia, della politologia e della storia economica, e ha indicato la nuova unità di analisi della scienza sociale non negli stati ma nel sistema-mondo.
L’approccio di Wallerstein si è dimostrato più produttivo dei paradigmi precedenti, per esempio, nello studio dell’incorporazione delle aree esterne come nuove periferie del sistema.
La scienza sociale: come sbarazzarsene raccoglie i suoi principali scritti di teoria e storia dell’analisi sociale. Filo conduttore è la denuncia dei limiti dei paradigmi del XIX secolo. È in quel periodo, infatti, che si cristallizza la contrapposizione Ira scienze storiche e scienze sociali volte alla licenza di leggi universali, e si costruisce quel complesso organizzato di saperi il cui compito è stato rappresentare le coordinate ideologiche del capitalismo in una fase già tramontata del suo sviluppo. Wallerstein invita a disfarsi di questa eredità ingombrante per avviare un processo di ristrutturazione delle scienze sociali storiche che elimini le partizioni disciplinari arbitrarie e ponga le premesse di una scienza sociale unificata