Dalla morte di Breznev (1982), in rapida sequenza, si sono succeduti ben tre segretari generali del PCUS, Jurij V. Andropov (novembre 1982 – febbraio 1984), Kostantin U. Cernenko (febbraio 1984 – marzo 1985), fino alla nomina di Michail S. Gorbacev (marzo 1985), che è anche il primo esponente della generazione post-staliniana a raggiungere la più alta carica dell’Unione Sovietica.
Comincia, in tal modo, a trovare concreta rispondenza l’idea centrale del libro di Seweryn Bialer, secondo cui il «dominio della generazione formatasi sotto Stalin sta volgendo al termine, ed il trapasso darà luogo per la prima volta da decenni a reali impulsi e a vere e proprie pressioni in direzione di un cambiamento». A sostegno della propria ipotesi di partenza, Bialer ripercorre le tappe travagliate del cammino percorso dalla società sovietica da Stalin ad oggi, illustrandone puntualmente caratteri e motivazioni, dalle linee di politica economica a quelle di politica estera. Il quadro che emerge è quello di una società che, soprattutto a partire dal periodo brezneviano, ha conseguito una sostanziale stabilità politica, in larga misura a prezzo dell’instabilità economica, e che quindi mantiene un largo margine di provvisorietà, lasciando ampi spazi alle decisioni dei suoi massimi dirigenti. In tal senso Bialer fornisce gli elementi fondamentali per un’informazione corretta sugli aspetti e sui problemi della società sovietica attuale, rinviando la risposta alla possibile svolta legata alla nuova
generazione di dirigenti.