Cari amici, dopo tanta attesa, eccoci finalmente con l’ultima sezione del progetto rivoluzionario, come da titolo dedicata a Stalin.
Quella staliniana è solo una esperienza di un passato remoto, da derubricare tra i molti orrori del novecento? in realtà leggendo le varie biografie, da quelle più critiche fino a quelle più ‘revisioniste’ si può notare come i problemi che dovettero affrontare Stalin e l’URSS siano più attuali di quanto comunemente si pensi: per citarne solo una, la questione delle nazionalità e dei nazionalismi, tornata d’urgenza in un mondo contemporaneo post-globalizzato. Come far convivere una politica universalistica, la base di ogni politica rivoluzionaria, in una realtà postglobale che si va via via frammentando nei più diversi particolarismi?
Senza l’apporto del compagno grattacielo questa selezione e l’intero progetto non avrebbero mai visto la luce, a lui i miei e i vostri ringraziamenti.
Tra qualche giorno uscirà un post riepilogativo dell’intero progetto rivoluzionario, tireremo le conclusioni di questa cavalcata e ringrazieremo a dovere tutti i contributori.
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Anche Stalin ha fatto cose buone. Grazie.
Anche Pol Pot…
Compratevi Bentornato Ceausescu, prossimo libro di Fusaro.
Comunque nessuno avrebbe portato l’Unione Sovietica a diventare potenza industriale e militare senza attuare le politiche, anche sanguinarie, di Stalin.
Stalin è una figura controversa che va affrontata avendo a disposizione i mezzi più idonei e a questo criterio ci siamo ispirati. Quella qui presentata è una selezione che mi sembra equilibrata e pluralista (a parte alcune esclusioni che non rispettano il criterio, tante volte enunciato, dell’onestà intellettuale). Ognuno leggendo può giungere liberamente a conclusioni personali. E’ ovvio che non potevamo inserire l’universo-mondo, i nostri mezzi sono limitati, perciò e facile dire manca questo, manca quello. A questo proposito, come già detto in passato, è bene accetto chi vorrà arricchire la raccolta.
Ci sono anche delle tue proposte, Quindi tanta acredine mi sembra fuori luogo
Perché acredine? Mi conosci abbastanza per vedere che erano le mie solite battute. Apprezzo molto la bibliografia e ritengo anch’io che ci volesse. Poi il mio giudizio storico su Stalin è un’altra cosa, il massimo dell’obiettività che riesco a esprimere senza fanatismi ideologici o sentimentali. Stalin è stato un pazzo sanguinario (basta vedere com’è cresciuto) perché risolveva i problemi politici con l’assassinio, fino ad arrivare a eliminare intere categorie (kulaki, ebrei, oppositori politici…). D’altra parte è mia opinione che per mantenere coeso un Paese di recente formazione, un grande e nuovo esperimento politico ancora in fieri, vasto e arretrato come pochi, senza una leadership di partito riconosciuta dopo Lenin, con nemici ovunque (dai residui zaristi alle potenze capitalistiche), e portarlo dal medioevo alla rivoluzione industriale in una generazione, occorresse uno strappo tale da risultare per forza traumatico. (La stessa cosa è capitata al Giappone dopo la visita di “cortesia” del commodoro Perry e la fine dell’isolamento.) Stalin, volente o nolente, è stato l’uomo “giusto” al momento “giusto”, e per questo sarà nella storia al fianco di Ivan il Terribile, Pietro il Grande, Caterina, Lenin e molto probabilmente Putin.
A proposito, buon anniversario della rivoluzione d’ottobre.
Sono lieto che sia stato dissipato l’equivoco
Grazie mille per la splendida selezione. Volevo segnalarti che i tre archivi relativi a Paul Ulrich contengono solo le cover dei volumi.
salve a tutti, mi piacerebbe iscrivermi e poter accedere all’archivio, grazie per il vostro lavoro
@accadibi
A proposito di: John Bolwby – Una base sicura
Ho fatto qualche prova sul pdf che hai postato, ma non riesco a farci molto: alcune parti vicine alla rilegatura non sono proprio a fuoco e l’OCR riconosce una brodaglia di lettere.
Hai per caso una scansione migliore?
No, mi dispiace. Ho un altro Bowlby, Costruzione e rottura dei legami affettivi, che è anche peggio! Ho dovuto sovrascrivere alcune parti. Comunque lo “libero”, il pdf è sempre meglio di niente….
https://mega.nz/#!1gxDEKKA!dPoj-bGbRG6_Jv2cLPqw5QK9JGWU8xGlSpkWmhBn_Sc
Ho dato un’occhiata alla scansione del libro di Bolwby “Una base sicura”: forse più che la rilegatura c’è il problema delle sottolineature che danno parecchio fastidio all’OCR. Confrontando il libro con l’edizione originale in inglese (che si trova su libgen in pdf e epub) ho notato che all’edizione italiana manca un intero capitolo, il nono, chissà perchè… E notare che sia l’italiano che l’inglese fanno riferimento alla stessa edizione del 1988.
Saluti
Giorgio
Ciao a tutti, sto ebookizzando le “Opere” di Tommaso Landolfi, in due volumi, da un pdf trovato in “amici di ldb”. La qualità della scansione però è piuttosto bassina e di sicuro mi rimarranno degli errori. Se qualcuno ha voglia di leggersi il prodotto finito e di segnalarmi gli errori si faccia pure vivo qua sotto. Altrimenti pubblicherò l’epub e amen.
Salve, mi piacerebbe avere accesso all’archivio.. grazie per il lavoro che fate
A questo link su mega si trova “Geni, popoli e lingue” di Cavalli-Sforza. Opera di Pierre che ha composto l’epub originale. Io ho rifatto le tabelle (adesso in html) e i grafici (che adesso dovrebbero essere ben leggibili a tutte le risoluzioni). Ricomposte anche le note. Eliminati un po’ di errori. Il testo, anche se non sembra, è tipograficamente complesso quindi qualche imprecisione sicuramente è ancora presente, ma nell’insieme ora è molto più leggibile.
Ah, se poi qualcuno con l’account di mlol riuscisse a consigliare il capitale “storia e geografia dei geni umani” di cavalli-sforza farebbe cosa degna di lode e assai benemerita.
non esiste l’ebook ufficiale. Io l’ho in cartaceo ma è inscansionabile a meno di non rompere la rilegatura.
In una pausa dalla Rivoluzione Permanente ho pensato potesse interessare anche questo:
Partito Comunista d’Italia, “Manifesti e altri documenti politici (21 Gennaio – 31 Dicembre 1921)”
Si trova al link https://mega.nz/#F!7uhEiYTA!SxYwMxePJNZmh5nBgTxK4Q
mille grazie
grazie ancora per la condivisione.
piccolo contributo. https://mega.nz/#F!Y98GwQAC!NW0JDLxahzHoFFPvvvbVZA
Ciao a tutti. E’ possibile accedere all’archivio?
Grazie mille per quello che fate!
Ciao a tutti. E’ possibile avere accesso all’archivio?
Grazie per il vostro lavoro!
Ciao, è possibile accedere all’archivio?
mail: Nientflix78@gmail.com
Grazie
Ciao fanciulli!
Qualcuno per caso dispone di:
Victoria de Grazia
L’impero irresistibile. La società dei consumi americana alla conquista del mondo
Einaudi, 2006
Grazie, buon weekend!
Piccola rassegna di scritti di e su John Maynard Keynes (reperiti in giro per la rete):
https://mega.nz/#F!GLBnwC5B!VuLlsowvBlbOQUcb0wtUjQ
Buona domenica!
Ottimo! “L’assurdità dei sacrifici” è un buon pdf, lo converto in epub e domenica prossima lo consiglio qui.
Buonasera ero iscritto e sono stato un misero donatore. Ora non mi ritrovo più.
Posso essere aggiunto? Grazie di tutto.
Buongiorno, come da istruzioni, lascio un commento per accedere all’archivio.
Quanto al tema del post, credo che la cifra dell’esperienza staliniana vada cercata nella realpolitik. Per quanto Stalin abbia agito sovente in maniera eccessiva e ingiustificata dalle circostanze (le purghe, il complotto dei medici, la carestia ucraina), nel complesso la sua visione dello scacchiere politico e della situazione interna è certo più chiara e onesta rispetto a quella dei bolscevichi della sua generazione, come Lenin, Trotskij e in genere l’opposizione di sinistra, ma anche di Bucharin riguardo alla necessità di accelerare i processi di collettivizzazione. Da qui discende un’opportunismo politico, evidente nell’abbandono dell’idea di rivoluzione internazionale, nell’industrializzazione forzata, nel patto con la Germania nazista e nel compromesso con la chiesa ortodossa, che nel complesso hanno contribuito a stabilizzare l’Unione Sovietica in un momento critico. Io sarei propenso a leggere Stalin come un grande normalizzatore. Se poi questo sia un bene o un male dipende dal compasso politico di ciascuno.
Ho aggiunto, all’indirizzo
https://mega.nz/#F!7uhEiYTA!SxYwMxePJNZmh5nBgTxK4Q
la cartella contenente
– Lev Trotskij, La rivoluzione permanente, Torino : Einaudi, 1967
E’ in elaborazione (15 gg circa)
– Lev Trotsky, Rapporto della delegazione siberiana, Napoli : Edizioni della Vecchia Talpa, 1970
Salve a tutti e ben ritrovati. Sono rimasto sgomento nel riaccedere al “vecchio e solito” posto e non trovando più quel caloroso contatto ricco di centoni illuminanti.
Buon 2019 altrettanto ricco e brillante di luce propria.