Isaac Deutscher considerava lo studio su Lenin, al quale si era accinto, come il culmine della propria vita di lavoro. La biografia di Stalin, i tre volumi su Trockij e la vita di Lenin avrebbero dovuto costituire « un unico saggio di analisi marxista della rivoluzione della nostra epoca, e anche un trittico di una certa unità artistica ». Non era destino che così fosse.