Amato in vita e venerato come un santo dopo la morte, Lenin (pseudonimo di Vladimir ll’ič Ul’janov) fu il leader indiscusso della rivoluzione russa e diresse personalmente la regia del “terrore rosso” negli anni della guerra civile prima di essere idolatrato come un’icona da Mosca a Ulan Bator, da Pyongyang all’Avana. Ma chi fu veramente Lenin? Un criminale responsabile di una delle più terribili tragedie di questo secolo oppure una vittima dei cambiamenti storici cui un giorno si renderà nuovamente giustizia? L’incarnazione di un secolo terribile nel quale la vita umana è stata vilipesa oppure un visionario che tracciò, forse con troppo anticipo, le vie di un futuro di pace per gli uomini? L’ambizione di questo libro è quella di contribuire a spogliare la figura di Lenin dalle passioni ideologiche per inserirla nella storia di un secolo che, più di quanto si creda, è stato influenzato dalla sua volontà e dalle sue idee.