La letteratura biografica sugli artefici della rivoluzione bolscevica non è mai riuscita a sfuggire al genere elogiativo o a quello denigratorio. Non ha quindi mai potuto garantire veramente l’autenticità dei fatti biografici relativi al personaggio trattato. Il Wolfe riesce in questo ingrato compito e l’acume e la minuzia con cui vaglia tutta la documentazione esistente, circa la vita di Lenin, Trotzki e Stalin, conferisce alla sua storia dei tre artefici della rivoluzione d’ottobre e ai loro rapporti reciproci il valore di una grande storia umana delle origini e della preparazione della rivoluzione russa. Nessuno aveva mai finora studiato la formazione e lo sviluppo di queste tre grandi figure della storia russa, dalla loro nascita alla rivoluzione, in modo da farci capire le lontane influenze locali, familiari, culturali, sociali, politiche, religiose da cui fu originato il gruppo dirigente del partito bolscevico al momento della rivoluzione. E nessuno aveva mai presentato ai lettori di lingua italiana una storia obbiettiva del movimento operaio e dei vari gruppi rivoluzionari la cui azione fu portata poi da questi tre uomini allo sbocco rivoluzionario che capovolse la storia del mondo.