Dalla fine degli anni Venti al dopoguerra milioni di persone vennero deportate e morirono nei lager staliniani, e alla Kolyma, regione desolata di tundra e ghiacci dove «uno sputo gela in aria prima di toccare terra», Šalamov rimase confinato dal 1937 al 1953. L’anno successivo, subito dopo il ritorno a Mosca, tassello dopo tassello Šalamov cominciò a comporre il suo monumentale mosaico contro l’oblio, il suo poema dantesco sulla vita e sulla morte, sulla forza del male e del tempo.
bello
vorrei essere aggiunto, grazie!
Salve, vorrei essere aggiunto. Grazie!
Vorrei essere aggiunto, se possibile. Ammiro il vostro progetto.
vorrei essere aggiunto! grazie!