Questa ristampa del libro «La Rivoluzione Sconosciuta», vede la luce per la necessità di offrire finalmente al lettore italiano, la prima edizione integrale. Per il resto il volume rimane tal quale la prima edizione italiana, note, indici e bibliografia compresi. Ci sia permessa tuttavia qualche considerazione. L’opera si presenta da sé. Il lettore attento e non prevenuto troverà in essa il drammatico epilogo di un dibattito iniziato organicamente nella Prima Internazionale. Lo scontro tra Marxisti ed Anarchici, nella Rivoluzione Russa, si sposta dalla Teoria alla Pratica delle realizzazioni rivoluzionarie. La polemica teorica diventa scontro armato. Scontro armato preparato e consumato fino in fondo da Lenin e Trotzki, contro dei rivoluzionari colpevoli di aver voluto trasferire nella pratica gli insegnamenti federalisti e libertari che pian piano i Consigli dei lavoratori russi, stavano assumendo quale forma diretta di gestione della Società. Il massacro dei rivoluzionari che ne seguì, opera veramente allucinante di invasati dittatori, costituisce ad un tempo la vergogna più grande del marxismo e la sua definitiva condanna come teoria rivoluzionaria. Le previsioni di Bakunin, sugli sbocchi di una rivoluzione autoritaria condotta e gestita sui presupposti del centralismo, purtroppo nella rivoluzione russa trovano piena conferma. Lo Stato, anche se si autodefinisce proletario, è sempre, per sua natura uno strumento repressivo.”
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