Questo volume offre una serie di analisi comparate, svolte da un punto di vista marxista, di alcune tra le principali teorie dell’imperialismo. Tom Kemp, uno studioso inglese che insegna all’Università di Hull, inizia il suo esame con alcuni cenni sull’opera di Marx, individuando nei suoi scritti la descrizione dei fenomeni economici e sociali e le leggi di sviluppo che stanno alla base delle teorie marxiste sull’imperialismo. Dopo un capitolo su Hobson, cui si deve il conio del termine e la prima trattazione sistematica del problema, Kemp esamina le opere «classiche» di Rosa Luxemburg e di Lenin, considerata – quest’ultima – come la massima sistemazione teorica, e punto di riferimento degli sviluppi della teoria. L’autore passa poi alla critica di altre tesi: quelle dei sottoconsumisti liberali, degli autori che considerano l’imperialismo come un fenomeno essenzialmente politico (tra cui Schumpeter), nonché dei sovietici e dei comunisti «ortodossi». Nella sua vivace e spesso polemica esposizione, l’autore giunge ad affrontare questioni molto più ampie, prendendo in considerazione diversi problemi nei campi dell’economia, della storia, della sociologia e della politica. Il volume assolve cosi un duplice compito di esposizione critica e di stimolo al dibattito.