E’ la ricostruzione di una città all’apice del suo sviluppo culturale e intellettuale, quando la capitale dell’impero asburgico ospitava, oltre a Freud, filosofi come Wittgenstein, musicisti come Mahler e Schoenberg, scrittori come Musil e Schnitzler, pittori come Kokoschka, giornalisti come Karl Kraus.