II libro narra i miti elaborati dai romani per costruire memoria di un passato, quello delle origini, privo di documentazione eppure necessario all’identità del popolo e della città. I racconti seguono l’ordine cronologico attribuito loro dagli stessi romani e sono divisi in cinque sezioni: Il tempio dei fauni e degli aborigeni; La fondazione della stirpe; La fondazione della città e del popolo; La fondazione delle istituzioni; La fondazione dei costumi degli antenati. Ogni sezione ha una breve introduzione-guida. II punto di vista prediletto per la narrazione è quello interno alla cultura romana, in modo che affiorino di volta in volta i modelli culturali di cui i miti sono espressione. Le autrici hanno cercato di essere mediatrici culturali più che semplici affabulatrici, e per questo all’interno dei racconti sono inserite brevi spiegazioni che, però, non diventano mai trattazioni erudite o specialistiche. Il registro utilizzato infatti è sempre narrativo, teso a rendere scorrevole e piacevole la lettura.