Il rapporto tra l’individuo e le istituzioni sociali e politiche in cui egli si muove e agisce, e soprattutto i concetti di giustizia e libertà che da quel rapporto si generano, sono temi caldi nella filosofia contemporanea e centrali nel pensiero di Axel Honneth, principale esponente della Scuola di Francoforte e allievo di Jürgen Habermas. Honneth torna in libreria con la sua opera ad oggi più completa e articolata. Ne “Il diritto della libertà” analisi storico-sociale e riflessione filosofica si intrecciano per inquadrare una tesi importante: in una democrazia, libertà e giustizia non sono concetti astratti e statici, ma pratiche sociali concrete e dinamiche, conquiste che nascono da un’iniziale privazione e da una successiva rivendicazione. I conflitti scaturiti da questa lotta per il riconoscimento si realizzano in nuove istituzioni sociali, in sintonia con le aspirazioni delle persone e con il pluralismo delle società complesse.[BIO]Axel Honneth insegna filosofia all’Università di Francoforte e alla Columbia University di New York, ed è direttore dell’Istituto per le Ricerche Sociali di Francoforte. È considerato uno dei maggiori filosofi viventi. In Italia i suoi libri sono stati pubblicati da il Saggiatore, Meltemi e Mimesis.