Elogiare l’Illuminismo significa per Franzini sottrarlo ai pregiudizi che lo hanno ridotto a un movimento filosofico esaltatore di una ragione astratta, che non lascia spazio ad altre dimensioni di discorso, e restituirgli un valore fondante per il pensiero contemporaneo. Consapevole della criticità della ragione tra libertà e necessità, l’Illuminismo si configura nelle pagine del libro come attento interprete della natura e delle contraddizioni della realtà e come istanza conoscitiva in cui sentimento, intuizione corporea e spirito di giudizio collaborano attivamente tra loro. Ripercorrendo le idee dei grandi pensatori del passato, da Montesquieu a Baumgarten, da Hume a Voltaire, da Leopardi a Husserl, l’autore svela l’autentica modernità dell’Illuminismo, che insegna a riconoscere e a vivere il nostro tempo e le vie del sapere in esso racchiuse.