Heidegger ha voluto che la raccolta completa dei suoi scritti recasse il motto: «Sentieri, non opere». L’essere in cammino lungo piste che conducono nel fitto del bosco, ma che ad ogni svolta possono immettere nella radura, nella Lichtung dove nuova e inattesa luce si fa incontro a chi si è avventurato lungo il difficile percorso: è questa la metafora che Heidegger ha privilegiato per esprimere il senso del suo pensare.
Gadamer, che ha seguito fin dagli anni marburghesi il Denkweg, il rigoroso e radicale itinerario di pensiero del suo grande maestro, ritorna in questo libro a ripercorrerne le tappe principali. Ma può ritornarvi in modo fruttuoso e illuminante solo perché ha saputo seguire fino in fondo il compito del proprio autonomo pensiero. Intende così i «sentieri» del maestro come «cenni», come «segnali» che indicano una direzione solo per colui che sa rischiare di persona.
Gadamer interpreta Heidegger alla luce del proprio sviluppo ermeneutico della fenomenologia ontologica, offrendo una lettura unitaria, pur nella varietà degli spunti e delle occasioni. Nei diversi momenti vengono riconosciute le tappe di un cammino rivolto verso un’unica meta: pensare l’essere, aprirsi all’orizzonte originario dove la verità dell’essere non è occultata da fraintendimenti oggettivanti, ma appare come evento e linguaggio.