Il significato più profondo della parola dike, usualmente tradotta con “giustizia”, compare per la prima volta in una testimonianza fondamentale del pensiero filosofico: il frammento di Anassimandro. Si può dire che l’avvento della filosofia coincida con l’avvento di tale significato. Dike indica l’incondizionata stabilità del sapere. E richiede la stabilità incondizionata dell’essere. In questa sua nuova opera, Severino si volge verso le radici di quel significato, spingendosi oltre rispetto ai suoi scritti precedenti. Dike rappresenta infatti un’altra via accanto a quella indicata fin dall’inizio dal filosofo per raggiungere il medesimo approdo: l’eternità di ogni essente.
Gran colpaccio, grazie! Sto leggendo il cartaceo e tardavo a digitalizzarlo: meglio così! Comunque presto anche il pdf-scan.
Volevo segnalarti che, nelle traslitterazioni in caratteri latini dei termini greci, non compaiono le lettere accentate. Può essere un mio difetto, ma la versione remotata su dasolo, opportunamente emendata del tuo logo, non presenta lo stesso problema. A questo punto prendi quella, aggiungi il logo LDB e la carichi su Mega! 🙂
ci metto il logo degli onanisti. 🙂
Infatti si chiamano dasolo, ma penso che da soli non andrebbero da nessuna parte in fatto di libri.