Tra il 1924 e il 1927 Schnitzler riordina con passione aforismi vecchi e nuovi in cui racchiude, con il gusto del frammento che caratterizza il suo pensiero, una visione del mondo e una poetica. Piace lo stile, la ricchezza dei temi, la varietà delle prese di posizione su problemi artistici, morali e religiosi, le relazioni tra i sessi, la società del tempo, giudicata da Schnitzler con rigone e ironia.
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