La psicoterapia come relazione. Questo il tema di fondo del volume. Un testo che nasce dalla vasta esperienza clinica dall’autore e che ci permette di cogliere le riflessioni, gli interrogativi, i dubbi, i desideri che si celano dietro il rapporto terapeutico. È il mondo segreto di entrambi i compartecipi del processo analitico, paziente e terapeuta, che viene messo a fuoco nei suoi significati più intimi. La sofferenza e la spinta verso la conoscenza sono lo scenario in cui prende vita la domanda di analisi, ma queste sono anche lo sfondo su quale nasce la decisione di abbracciare la professione analitica. E da questa compartecipazione, che affonda le sue radici nelle ferite determinate dal rapporto primario, si struttura un nuovo rapporto dove è possibile rivivere, all’insegna dell’alleanza, della comprensione empatica, dell’accoglimento, una dimensione in cui il vero fattore curativo si situa entro il rapporto stesso. Questa visione diviene il filtro con il quale di osserva ciò che avviene nella stanza d’analisi; e il libro ci parla così della ricerca del senso e dell’interpretazione dei sogni, della struttura del setting, delle regole e del contratto analitico, del rapporto con l’inconscio e i suoi prodotti, delle resistenze e dei processi transferali e controtransferali. Ma l’autore ci parla, in uno stile piano e ricco di vivaci note, anche degli istinti e dei valori morali collettivi, dei conflitti e delle ambiguità, del potere della solitudine, della diversità e della individualità, della malattia e della guarigione.