Questo secondo volume degli scritti di Marcuse raccoglie un’ampia selezione di testi inediti degli anni Sessanta e Settanta sul marxismo. Alla luce delle trasformazioni della società capitalistica avanzata del secondo dopoguerra e in un serrato confronto con le posizioni della nuova sinistra, del femminismo e dell’ambientalismo, il filosofo francofortese elabora una nuova «teoria critica» che ripensa radicalmente i fondamenti del marxismo critico del Novecento e lo apre alle novità del mondo globale, anticipando così molti temi del dibattito attuale, dalla nuova centralità del lavoro immateriale alle forme plurali e molteplici della soggettività ribelle dei movimenti antisistemici. Fra i testi pubblicati, sette lezioni inedite tenute a Parigi nel 1974 e un lungo commento del 1979 alle Tesi di Rudolph Bahro, che per molti versi può essere considerato il testamento intellettuale del filosofo tedesco. Correda e chiude il volume un ampio carteggio inedito con Raya Dunayevskaya, tra le figure più innovative e moderne del marxismo statunitense.