La filosofia di Emanuele Severino, più di ogni altra fra quelle che hanno caratterizzato il xx secolo, è una filosofia proiettata verso il futuro; e lo è tanto più in quanto, fin dai suoi esordi è una filosofìa orientata in direzione dell’Originario. Chiunque abbia una qualche familiarità con i suoi testi, compreso l’ultimo ma, a nostro avviso, fondamentale, La Gloria (Adelphi, 2001) non può sottrarsi alla seduzione che proviene dal ritmo classico, greco, del suo procedere e argomentare, ma non può neppure sfuggire al fascino, altrettanto potente, che proviene dalla rivoluzione che il linguaggio concettuale della tradizione vi subisce, nell’intento di dire, contestualmente, l’Inaudito e l’ Originario.