Edward W. Said – Nel segno dell’esilio. Riflessioni, letture e altri saggi

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A diversi anni dalla morte, il carisma di Edward Said non accenna a diminuire. Critico letterario, musicista, militante palestinese, Said sfugge a ogni tentativo di classificazione: un intellettuale la cui influenza è ben lontana dall’essere confinata al mondo accademico. Nel segno dell’esilio rispecchia questa sua versatilità. È una raccolta di quarantasei saggi, scelti da Said stesso e scritti tra il 1970 e il 2000, su una sorprendente varietà di argomenti: la diaspora palestinese, i ricordi di gioventù al Cairo e Alessandria (con un saggio straordinario dedicato a una famosa danzatrice del ventre), il confronto tra culture, ma anche il machismo di Hemingway e l’epica di Tarzan. E ancora: George Orwell, Giambattista Vico, Naguib Mahfouz, Joseph Conrad, Antonio Gramsci, E. M. Cioran, T. E. Lawrence, W. S. Naipaul, Eric Hobsbawm, in ritratti che confermano Said come uno dei più importanti ed eleganti critici letterari del nostro tempo. Su tutti, il saggio che dà anche il titolo al libro: una riflessione profonda e intensa sull’esilio, il luogo impossibile attorno a cui ruotano la biografia e l’intero percorso intellettuale di Said, esilio che è anche il filo rosso che attraversa tutta questa raccolta di scritti, nella cui ricchezza e magnificenza l’elemento biografico e quello generale, il personale e il politico sembrano ricomporsi.

2 pensieri su “Edward W. Said – Nel segno dell’esilio. Riflessioni, letture e altri saggi

  1. ti chiedo scusa ma non ho capito come accedere ai libri. Ho creato l’account mega ma non mi appare nessun nuovo contatto. Grazie mille per la pazienza!

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