Dal 1933 al 1945, oppositori del nazismo o del fascismo di ogni nazionalità, zingari o ebrei, i giovani che furono prigionieri dei lager e dei ghetti seppero, a volte più degli adulti, combattere e resistere fino all’ultimo. Molti di loro sono scomparsi senza lasciare traccia di sé, nemmeno il nome; di altri ci resta un frammento di storia o di fotografia sbiadita. Inseguendo la loro storia e la breve vita di alcuni di loro, questo libro vuole ricostruire la vita quotidiana di alcuni dei maggiori luoghi di internamento e di annientamento che le dittature nazista e fascista istituirono nell’Europa civile, a tutela di una razza pura padrona che si proponeva di eliminare tutti i diversi da sé. Età di lettura: da 11 anni.