“Potenza di esistere” è un’espressione di Baruch Spinoza scelta da Michel Onfray, il più popolare e controverso tra i filosofi francesi contemporanei, per indicare lo scopo del proprio pensiero: contribuire al più ampio esplicarsi della vita umana nel qui e ora della sua dimensione terrena, individuale e collettiva, senza più dover confidare negli aldilà delle religioni e delle metafisiche. Dopo oltre trenta volumi nei quali ha affrontato le domande capitali delle singole discipline (etica, estetica, politica, “erotica”, storiografia filosofica…), in questo libro, il suo più venduto in Francia dopo il celeberrimo “Trattato di ateologia”, Onfray offre oggi un panorama esaustivo del suo pensiero: una felice collezione delle sue idee più radicali e discusse. In maniera coerente con il proprio pensiero non un “pensiero di carta” ma un “pensiero da vivere”, al servizio della vita, nel quale riflessione ed esistenza tendono a coincidere – Onfray antepone alla “Potenza di esistere” uno fra i suoi scritti più belli e giustamente famosi, “Autobiografia con bambino”. È il racconto dell’esperienza traumatica in cui trovano origine la sua vocazione filosofica e il suo fermo ripudio della trascendenza: l’affidamento a dieci anni a un orfanotrofio gestito da salesiani, nel quale subì ogni genere di violenza ma trovò in sé – come ogni uomo e ogni donna possono fare – i semi della sua riscossa filosofica.
molto interessante…