Nella Sinagoga degli iconoclasti, Wilcock ha raccolto con grazia magistrale i profili di trentasei esseri che, poggiando sulle solide basi della scienza o comunque di una qualche disciplina che si presenta rigorosa, o almeno su una qualche indubitabile intuizione, ne hanno tratto tutte le conseguenze e si sono mossi tranquillamente – e si direbbe talvolta con argomenti convincenti – verso la demenza (la quale, come fin troppo ci viene ricordato tuttora, può essere la vicina del genio).