Peter Sloterdijk – Ira e tempo. Saggio politico-psicologico [Epub – Mobi]

cover“Se si dovesse esprimere in una frase la grande caratteristica dell’attuale situazione psicopolitica mondiale, dovrebbe suonare così: siamo entrati in un’era con una prospettiva del mondo senza punti di raccolta dell’ira”: per Peter Sloterdijk l’ira è la chiave per comprendere e descrivere psico-politicamente il mondo dopo la fine del comunismo e dell’era bipolare. A partire dall’ira di Achille, Sloterdijk ripercorre le modalità di raccolta delle energie dell’ira nella storia. Con il termine “thymós” i greci intendevano la volontà, il desiderio, la brama, e l’ira. Il thymós è il motore delle azioni dell’eroe omerico. Più tardi, diviene la sede dell’aspirazione al riconoscimento, e il mancato riconoscimento suscita ira. Con le religioni monoteistiche il patrimonio dell’ira viene spostato nell’Aldilà, dove si compierà la giustizia divina. Il risentimento terrestre verrà soddisfatto alla fine dei tempi. La situazione cambia completamente con la rivoluzione francese. La possibilità dell’uguaglianza, spostata in un mondo a venire, costituisce la base della thymotica degli oppressi. Partito, leader e militanza rivoluzionaria segneranno l’accumularsi dell’ira fino al crollo dell’Unione Sovietica. Il mondo attuale è un sistema post-storico in cui sono scomparsi i punti tradizionali di raccolta dell’ira e delle energie thymotiche.

Grazie a Mitzicat per la scan di partenza.

4 pensieri su “Peter Sloterdijk – Ira e tempo. Saggio politico-psicologico [Epub – Mobi]

  1. Leggo questo saggio di Sloterdijk e ci ritrovo la stessa inquantificabile qualità di pensiero presente anche in altre opere.

    Ci sono speranze che possa apparire qui l’opera introvabile altrove “Sfere. Vol. 1: Bolle?”

    GRAZIE!

      • In motivo in più per restare un affezionatissimo ascoltatore di questi consigli generosamente dispensati. (Da un po’ cerco un altrettanto impossibile e irrecuperabile “Teologia del dolore in Dio” di Kazoh Kitamori, però di per sé Sloterdijk già sarebbe un ipercolpaccio, come lo sono stati i Bernhard e i Bolaño.)

        Saluti e rignraziamenti!

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